FESTA DELLA MELA DI MONFUMO 8-9-10-11 Settembre 2011

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La Festa della Mela a Monfumo apre anche quest’anno le porte a visitatori e appassionati, proponendo tante attività e iniziative per tutti i gusti. Si apre con la Mostra mercato della mela, dell’artigianato, del collezionismo, della manualità e hobbistica.
Non mancheranno spettacoli e intrattenimento per bambini, giovani e adulti e, naturalmente, un ricco stand eno-gastronomico con tanti prodotti tipici locali e piatti a base di mela ideati per l’occasione.

Le colline della Provincia di Treviso, sulle quale si coltiva la mela di Monfumo, sono limitate alla zona pedemontana che dal monte Grappa arriva al Piave, ideale perché i versanti collinari sono qui protetti dal freddo invernale. È anche per questo che la reperibilità del prodotto è limitata alla zona di produzione e soprattutto ai mesi autunnali. La tradizione permane e i frutti vengono raccolti a mano. Per le sue caratteristiche organolettiche lamela diMonfumo è adatta ad essere grattugiata, è farinosa allamaturazione e si caratterizza per la sua forma tondeggiante ed il colore rosso.




Mela di Monfumo

Territorio interessato alla produzione: Prealpi Trevigiane.

La storia: La mela è originaria dei paesi dell’Asia centrale e occidentale. È un frutto molto antico, si crede addirittura che risalga al Neolitico, ed è ricordata anche nella Bibbia. Gli antichi Egiziani e i romani la apprezzavano molto, e furono proprio i Romani a introdurre le mele in Gran Bretagna. Le mele coltivate (Malus communis silvestris) nell’area pedemontana della provincia di Treviso derivano dal melo originario della Transcaucasia: una coltura molto antica, come testimoniano ritrovamenti di palafitte in Svizzera, Austria e Svezia risalenti all’inizio della età della pietra. Questa coltura ha subìto alterne vicende, con il suo momento peggiore durante la crisi delle medie aziende agricole verso la fine del 1800, che provocò una forte emigrazione e, di conseguenza, un forte abbandono di queste colline. Oggi la produzione, pur scarsa, viene mantenuta con scopi di salvaguardia e valorizzazione delle produzioni tipiche locali, legate alle tradizioni del prodotto e del suo territorio. Nei “broli” (i frutteti) e nelle “chiusure” (i prati delimitati dagli alberi da frutto) vengono tuttora coltivati accanto a mele e pere autoctone, anche fichi, mandorli, susini e marasche. L’evento principale dedicato a questo frutto è “La Festa della Mela di Monfumo” che si tiene in centro al paese nel mese di ottobre.

Descrizione del prodotto: La mela di Monfumo ha forma tondeggiante, è rossa, piccola, profumata, molto farinosa alla maturazione, di ridotta conservabilità, che va consumata prima dell’inizio dell’inverno.

Processo di produzione: La zona di produzione della Mela di Monfumo è caratterizzata da rilievi intercalati a valli e vallette, che si estende dal Grappa fino al Piave (tra i 200 ed i 400 metri di altitudine). Si tratta di un territorio ideale per la produzione perchè i versanti meridionali delle sue vallate sono protetti dal freddo invernale. In particolare, Monfumo, che sorge nelle immediate vicinanze dell’antica città di Asolo, è immerso proprio nelle dolci colline della pedemontana del Grappa e grazie alle particolari caratteristiche delle vallate, gode di un clima simile a quello delle aree di produzione trentine. Non vengono utilizzati trattamenti antiparassitari e i frutti vengono raccolti a mano e avviati subito alla commercializzazione o alla temporanea conservazione in celle frigorifere.

Reperibilità: La reperibilità della mela di Monfumo nel mercato è limitata alla zona di produzione e ai mesi autunnali.

Usi: In generale la mela trova molteplici usi culinari. Nello specifico la Mela di Monfumo, per le sue particolari caratteristiche organolettiche, è adatta ad essere grattugiata per la creazione di una crema di mele cruda , oppure cotta senza torsolo e ripiena di marmellata.

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